Terreni argillosi

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Piante da frutto per terreni argillosi: portinnesti indicati per terreni pesanti

In genere i terreni molto argillosi possono prestarsi alla coltivazione di diverse tipologie di portinnesti e piante da frutto per terreni argillosi in funzione della disponibilità irrigua o alla collocazione geografica.

Così possiamo suggerire per le aree più calde e con meno disponibilità idrica l’utilizzo di portinnesto vigorosi come il Gf677 (pesche e nettarine) oppure il Mirabolano29c (albicocco e susino).

In zone più fresche o con disponibilità idrica superiore si può optare anche per portinnesti meno vigorosi come il Puebla Adesoto o Istharà Ferciana per pesche e nettarine o il Rootpac®R per l’albicocco. Nel pero si utilizzano i cotogni come il Ba29 per le aree più vocate anche se i portinnesti franchi come Conference Autoradicato, Franco da seme e Farold40® sono sempre più utilizzati a causa dei gravi problemi di moria che affliggono gli impianti di pero su cotogno.

Nel melo il classico M9 è ancora di gran lunga il portinnesto più utilizzato in tutte le sue varianti clonali. Nel ciliegio in funzione della disponibilità irrigua e del sesto di impianto che si vuole adottare si può scegliere fra una soluzione classica data dal Colt utilizzato per impianti a vaso e palmetta in bassa e media densità oppure sui nanizzanti della serie Gisela® (5 e 6) per impianti a fusetto in alta e altissima densità (in questo caso l’irrigazione è fondamentale).

Il kiwi è una specie tradizionalmente non innestata ma moltiplicata in vitro (meristema), ultimamente si sta diffondendo l’utilizzo di portinnesti anche per questa specie come ad esempio il Bounty che si sta dimostrando molto interessante anche in condizioni di impianto difficili per l’Actinidia come ad esempio sono i suoli molto pesanti o a tessitura non omogenea. Uno dei patogeni più frequenti in questo tipo di suoli è il fungo Armillaria in particolare in presenza di reimpianti.

Le strategie di difesa per le piante da frutto per terreni argillosi vanno dall’uso di antagonisti naturali a lavorazioni molto profonde ma il metodo sicuramente più efficace e duraturo è l’utilizzo di portinnesti resistenti o fortemente tolleranti come il Puebla Adesoto e il Rootpac® R che possono essere utilizzati su quasi tutte le drupacee sia con innesto diretto che mediante l’utilizzo di innesto intermedio (Marianna o Adarà®).

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